Nel 2021 messe a bando tutte le risorse finanziarie del PAL Sicani
È stato rinnovato nel corso dell’ Assemblea dei soci il Consiglio d’amministrazione del Gal Sicani. Riconfermata la scelta per la guida dell’organismo affidata ancora al presidente uscente Salvatore Sanzeri e ai consiglieri Giuseppe Pendolino, Vincenzo Insalaco, Tommaso Di Giorgio, Salvatore Moscato e Giuseppe Varvaro, espressioni della quota pubblica e delle associazioni di categoria nella quota privata.
La conferma dei vertici del Gal è stata valutata come segno di continuità e apprezzamento all’importante lavoro di co-progettazione e animazione socio-economica che il Gruppo di Azione Locale Sicani ha condotto insieme a tutti gli attori pubblici e privati nel territorio.
“L’anno 2021 si conclude con un bilancio positivo per il Gal Sicani su vari fronti”, ha ricordato il presidente Salvatore Sanzeri. “Nel corso dell’ultimo anno sono state messe a bando tutte le risorse finanziarie relative al Piano di Azione Locale Sicani e sono già in partenza i progetti di rete per lo sviluppo turistico sostenibile del Distretto rurale di qualità dei Sicani e la promozione di forme di aggregazione tra piccoli operatori della filiera turistica”, una tra le misure più attese insieme a quella dedicata alla realizzazione di attività sinergiche per la produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari, alla creazione e allo sviluppo di filiere corte e mercati locali. Proprio la settimana scorsa è stata costituita la prima ATS che implementerà il progetto della “Rete dei Borghi Sicani”, il network di imprese, enti pubblici e privati del territorio del DRQ Sicani che intende promuovere il turismo sostenibile, valorizzando il patrimonio artistico e culturale, l’artigianato e il settore agroalimentare del territorio dei Sicani attraverso la creazione di una rete di cooperazione reale tra microimprese, associazioni e operatori della filiera turistica, produttiva e di beni culturali.
Nello stato di attuazione del PAL Sicani illustrato dal presidente Sanzeri, un’altra importante azione che presto vedrà l’avvio riguarda la formazione. Parte delle risorse del PSR Sicilia 2014-2020 e del FEASR verranno infatti impiegate per favorire il trasferimento di conoscenze e la diffusione di competenze tecniche attraverso un programma articolato in una serie di incontri tematici: per tutto il 2022 e il 2023 il Gal Sicani promuoverà workshop caratterizzati da momenti di scambio di conoscenze, buone pratiche ed esperienze tra gruppi di attori locali, funzionali a rafforzare il networking tra tutte le realtà aderenti al Distretto rurale di qualità dei Sicani e a sostenere la condivisione di progettualità e il confronto costruttivo.
“Il Gal Sicani – aggiunge Sanzeri – intende continuare nel 2022 lungo il solco già tracciato grazie alle metodologie consolidate della co-progettazione e del coinvolgimento degli attori locali”. Proprio in questo filone di azione si inseriscono le attività di animazione territoriale che hanno condotto alla presentazione del progetto per la creazione del Sicani Rural Lab -il primo laboratorio per la sperimentazione di nuovi sistemi di innovazione partecipata e di tecnologie finalizzate allo sviluppo di percorsi di co-creazione di nuovi servizi, prodotti e infrastrutture sociali-, all’avvio dei progetti per la realizzazione delle 29 Unità Comunali Funzionali del DRQ Sicani -i partenariati, costituiti da enti locali e realtà del mondo dell’associazionismo con il coinvolgimento di più di 500 imprese del territorio (Agriturismi, botteghe d’arte, B&B, aziende agricole, aziende di servizi al turista etc.), che stanno mostrando come la cooperazione costante rappresenti una metodologia fondamentale per far sì che i progetti implementati sul territorio abbiano una continuità nel tempo- e alla rete dei 17 coworking e piazze telematiche nei comuni del Distretto non coinvolti nella SNAI -gli spazi di condivisione dove l’utilizzo di postazioni di lavoro comuni potranno dare vita a momenti di condivisione per tutti gli abitanti dei Sicani, i nuovi restanti o ritornanti e i nomadi digitali che hanno deciso, specie nel post pandemia, di vivere e lavorare al Sud-.
“Tutte queste iniziative, che pongono l’attenzione soprattutto sulla popolazione giovanile, consentiranno di proseguire il programma di concreto supporto alla rigenerazione turistica, agricola e sociale dell’area dei Sicani che, – conclude Sanzeri – solo nell’ultimo anno, ha messo in rete oltre 600 soggetti tra comuni, centri di ricerca e università, imprese locali, organizzazioni del terzo settore e singoli cittadini.